Agosto 2021,
New York
New York
Il primo calcio esplode dritto nelle costole, non sa nemmeno come ci è finita a terra, apre gli occhi troppo pieni di lacrime per permetterle di mettere a fuoco Lucien che le sta addosso a dentri stetti, con il fiato corto e urla. Urla cose sconnesse: dov'è la droga, l'hai nascosta tu, tiri sempre la corda perchè ti piace vedermi stare male. Dov'è la droga non lo sa, si sforza disperatamente di ricordare l'ultima busta di coca che ha visto in casa. Sputa sangue e strozza sillabe impastate di stordimento e urgenza che non hanno nessun suono. Lucien ha una rabbia cieca, un vuoto allo stomaco che lo fa sudare, un prurito così forte che quasi vorrebbe strapparsi la pelle dalle ossa. Brucia, sta bruciando, trema, afferra Jody per i capelli e la sbatte contro le mattonelle del bagno fino a quando non la vede finire a terra. Fino a quando non smette di sentire quel fastidioso rantolio che gli schiaccia il petto. Non gli permette di respirare, nemmeno gli occhi di Jody gli permettono di respirare, non sopporta nemmeno quelli, non sopporta il dispiacere che le legge in faccia, la preoccupazione, e la devozione instacabile che le permette di rimanere al suo fianco anche quando i demoni gli strappano il cervello. Ha una paura fottuta di rimanere solo, di accorgersi che un giorno l'affetto instancabile è diventato disgusto. Non gli bastano tutti i baci del mondo, non gli bastano le sue gambe attorcigliate ai fianchi, le poesie bisbigliate all'alba. Non riesce a reggere la pressione della speranza ingenua di Jody che si riempie di lividi fino a non poterne più di respirare, pregando di avere in cambio un momento di pace. Di tregua. Per lui, per Pearl, per loro.
Il suo minuto di pace è il suono di un'abulanza che squarcia il buio in cui è affondata. La voce di uno sconosciuto che le chiede di aprire gli occhi, di tornare.
Torna indietro, non mi lasciare proprio stasera, torna indietro ovunque tu sia--cazzo torna indietro.
Un minuto, un minuto ancora di silenzio, vi prego spegnete le urla di questa sirena.
Al suo risveglio Pearl le dorme accando e le tormenta tutti i tagli dichiarandole amore con l'irruenza impacciata e brusca di chi non sa contenere le emozioni né capirle, affogando da una risata a un pianto con la semplicità di una folata di vento. Il mondo si è improvvisamente rovesciato. Lucien se la bacia e le promette un motorino nuovo, le dice che la porterà al nuovo centro commerciale, le farà spendere tutti i soldi del mondo anche quelli che non hanno, monterà finalmente l'amaca nuova che hanno comprato, e ordinerà un materasso ad acqua, una piscina, riempirà i davanzali di fiori. Ogni bacio che le affonda sulle labbra spaccate, gli rende gli occhi più lucidi, la gola più stretta e il cuore più affaticato. Non riesce a strapparsi l'eco della paura che gli batte sotto le costole nemmeno quando Jody con molta fatica e un dolore lancinante, gli sorride e gli dice che vuole tornare a casa che senza di loro si sente morire.
Al suo risveglio Pearl le dorme accando e le tormenta tutti i tagli dichiarandole amore con l'irruenza impacciata e brusca di chi non sa contenere le emozioni né capirle, affogando da una risata a un pianto con la semplicità di una folata di vento. Il mondo si è improvvisamente rovesciato. Lucien se la bacia e le promette un motorino nuovo, le dice che la porterà al nuovo centro commerciale, le farà spendere tutti i soldi del mondo anche quelli che non hanno, monterà finalmente l'amaca nuova che hanno comprato, e ordinerà un materasso ad acqua, una piscina, riempirà i davanzali di fiori. Ogni bacio che le affonda sulle labbra spaccate, gli rende gli occhi più lucidi, la gola più stretta e il cuore più affaticato. Non riesce a strapparsi l'eco della paura che gli batte sotto le costole nemmeno quando Jody con molta fatica e un dolore lancinante, gli sorride e gli dice che vuole tornare a casa che senza di loro si sente morire.