lunedì 13 febbraio 2017

It’s the end of the world as we know it

sta finendo il mondo e tu non hai voluto ascoltare ne il giorno, ne le voci. E' la fine del mondo e hai un volantino del  Bunny e pensi che tra due giorni è san valentino, o il compleanno di qualcuno con cui dovresti andare al lago, ma non la fine del mondo, e invece no, c'è Gunshot che si mette a ridere e ti dice che sei una stronza a pretendere che tutti fino all'ultimo secondo si mettano a lavorare. E allora capisci che hai il fuso orario sballato, che in testa hai tutte cose sbagliate, che tua figlia e suo padre e la sua bella famiglia sono lontani in europa, forse in asia, forse in africa, spariti. Ti sembra ieri che avevi una pancia così pesante che i polmoni ti scoppiavano e pure la vescica. Che quando hai partorito ti hanno dovuto inseguire due ore prima per un clistere, che al tuo "si sono rotte le acque" Lucien si è messo a ridere dicendo "ti sei pisciata addosso" e quando gli hai spiegato vaffanculo stronzo che non ti eri pisciata sotto è svenuto. E' svenuto e ti ha lasciato sola, insieme a Pearl che di uscire poprio non ne aveva voglia. Hai ventisette anni ed è la fine del mondo, e tua figlia non la vedi e se ci pensi ti sembra che dentro il petto c'hai i vermi che si sono già mangiati tutto, passi il tempo con i prigionieri, a parlare con Birken, a vedere i figli degli altri con Emma che è una delle poche persone al mondo che ancora non ti guarda come se fossi un'assassina squilibrata. La fine del mondo e Murphy ancora non ti ha detto perchè ha smesso di farsi. E tu perchè hai smesso? La fine del mondo e pensavi che almeno saresti finita abbracciata all'unica cosa buona della tua vita, e invence a ventisette anni stai ferma sotto casa come una stronza che non sente più le gambe, che non sa più se questa cosa buona è esistita veramente o no. Sai che devi combattere i Russo e Ghettos, che i nemici si fanno sempre di più, che non puoi scappare a farti una striscia. Ventisette anni. Respira.

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